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Le novità del correttivo alla Riforma Cartabia: più poteri ai notai nella volontaria giurisdizione

Riforma Cartabia e ruolo del notaio

 

Il Decreto Legislativo 31 ottobre 2024, n. 164, introduce importanti aggiornamenti alla “Riforma Cartabia” (d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149), con un focus specifico sul ruolo dei notai in materia di “autorizzazioni di atti per minori e soggetti sotto tutela”. Vediamo i principali cambiamenti:

 

1) Reimpiego delle somme riscosse

I notai ottengono il potere di decidere direttamente “come utilizzare le somme ricevute” per conto di minori o soggetti incapaci, senza dover attendere il via libera del giudice.

Questa modifica semplifica il processo, eliminando ritardi causati da interpretazioni più restrittive e “rafforzando l’autonomia decisionale del notaio”.

 

2) Comunicazioni più rapide

Per rendere il sistema più efficiente:

  • “Tribunali e pubblici ministeri” devono informare tempestivamente i notai su eventuali ricorsi o provvedimenti giudiziari
  • le cancellerie sono ora obbligate a notificare immediatamente le decisioni che riguardano atti autorizzati dai notai.

Questa misura risolve una precedente lentezza burocratica che rallentava l’efficacia delle autorizzazioni.

 

3) Altre modifiche rilevanti

Le autorizzazioni concesse dal notaio “diventano automaticamente valide dopo 20 giorni”, se non ci sono reclami.

Se il giudice tutelare modifica o revoca un’autorizzazione, il notaio deve essere avvisato senza ritardi.

 

4) Criticità ancora aperte

Nonostante i passi avanti, restano alcune sfide operative:

  • la gestione non uniforme delle procedure da parte dei Tribunali può creare ”disparità di trattamento”;
  • la comunicazione telematica tra notai e Pubblici Ministeri continua a essere problematica, rendendo meno fluida la collaborazione.